Hai detto Plotter?


03/10/2008

Che cos’è e a che cosa serve un plotter
Per stampare su supporti di ampio formato superiore si utilizza una periferica specifica chiamata Plotter.
I sistemi CAD spesso fanno riferimento al plotter per quanto riguarda progetti e prospetti di tipo meccanico, topografico, elettrico, architettonico e altro. Negli ultimi anni il plotter è usato sempre più spesso anche in ambiti non strettamente tecnici come ad esempio nel campo della pubblicità e della grafica grazie alle nuove tecnologie che permettono ai plotter di ritagliare e stampare a colori.

L’evoluzione del plotter e delle tecnologie impiegate
Quando il plotter è nato esistevano solo pochissimi modelli. I primi modelli di plotter, chiamati ‘a penna’ comprendevano meccanismi piuttosto complicati basati su due motori con funzioni diverse: il primo spostava un carrello sul quale era posizionato il secondo su cui veniva fissato il pennino. Tramite le coordinate cartesiane il pennino veniva posizionato in qualsiasi punto della superficie del foglio. Un elettromagnete permetteva al pennino di sollevarsi oppure di abbassarsi sul foglio per disegnare linee, punti, ecc.. grazie alle istruzioni del programma. I pennini utilizzabili su questi primi modelli di plotter potevano anche venire sostituiti durante la stampa (cambiando colore o dimensione) oppure alcuni modelli avevano la possibilità di montare contemporaneamente più pennini che venivano selezionati in modo automatico.In principio il plotter veniva spesso usato anche come un oscilloscopio: infatti era possibile, con fenomeni elettrici a variazione lenta, registrare l’andamento del fenomeno in tempo reale dandone una rappresentazione grafica grazie ad una funzione chiamata ‘base dei tempi’ che consentiva appunto un uso del plotter molto simile a quello di un oscilloscopio.

Il nome Hewlett Packard non vi dice niente?
Il primo a studiare un modo per tenere un foglio disteso e fermo su di un piano fu Hewlett Packard. Il metodo consentiva di sfruttare la forza elettrostatica creata sulla superficie d’appoggio, questo piano era una sottilissima lastra di vetronite incollata su di una base d’alluminio. Grazie ad un altro foglio di teflon incollato sul piano ed a tensioni elettriche era stato appunto possibile fissare i fogli senza spiacevoli movimenti che potessero pregiudicare il risultato finale della stampa.
I processi di stampa si sono evoluti con il tempo dando vita alle stampanti a getto d’inchiostro. I pennini non erano più indispensabili e venivano sostituiti da testine di stampa che potevano muoversi sul foglio in senso trasversale. Anche se queste stampanti non possono essere definite esattamente dei plotter nel linguaggio comune ormai sono chiamate ugualmente plotter. La distinzione tra stampante e plotter, quindi, ormai non esiste più nemmeno nei settori più tecnici. Grazie ai nuovi software e alle nuove tecnologie i plotter sono in grado di stampare foto e scritte davvero velocemente.

Datemi un plotter e vi stamperò il mondo?
Per quanto riguarda i supporti di stampa sicuramente l’uso del plotter permette di variare molto sulle dimensioni andando da un classico A4 fino ad arrivare all’A0+ e sia usando il foglio singolo sia usando un rotolo tagliato automaticamente alla fine della stampa. Anche i colori sono arrivati nell’uso della stampa, non solo bianco e nero ma anche plotter in quadricromia ed esacromia. E i supporti? Novità anche per i supporti di stampa: non solo fogli di carta comune ma anche carta speciale e altri materiali.

Plotter da taglio e plotter 3d
Il plotter diventa così uno strumento che si adatta a moltissime situazioni di stampa e non solo. Alcuni plotter, chiamati plotter da taglio, possono addirittura avere, al posto della testina di stampa, una lama che segue le indicazioni del software per tagliare tessuti, adesivi e altri materiali. Altri plotter, invece, possono essere dotati di una fresa o anche di dispositivi da taglio laser.

L’ultima generazione di plotter è quella del plotter tridimensionale che scolpisce materiali per ottenere un modello 3d solido. Questo plotter è spesso usato nella prototipazione rapida in quanto l’oggetto viene ‘scolpito’ in tempi brevissimi. La tecnologia però non si è fermata alla fase dello scolpire ma si è evoluta raggiungendo livelli altissimi con il plotter in grado di, strato su strato, costruire oggetti come da progetto. Questo procedimento si basa su strati di polvere incollati uno sull’altro con estrema precisione e con la possibilità aggiuntiva di colorare il materiale durante la costruzione.


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